lunedì 26 marzo 2018

"Non dimenticherò mai l'odore di quel fuoco"


"Quante volte siamo stati con gli occhi spalancati a sentire favole incantate o storie strane di maghi e fate.
Favole e storie dov’è facile volare via, sopra una nuvola con le ali della fantasia.
Un abbraccio sincero è un amico che parte e che sa che prima o poi ci si rincontrerà, vivere insieme felici momenti che poi non potremo più scordare.
Dormire sotto le stelle, sotto voce stare fermi a parlare di mille altre avventure, favole che se vogliamo noi possiamo sentire se si incomincia solo a credere che, basta poco lo sai, anche un canto e poi tu vedrai che crescere, vivere, ridere in noi, insieme noi.
Favole in più se canti anche tu ci sarà la voglia di stare stasera tutti uniti in questa storia vera, finché il giorno si prende la notte per consegnarla ad una stella nascente.”
Sono queste le parole che cantiamo attorno al fuoco.
Età diversa, colore della pelle diverso, pensiero diverso, eppure attorno a quel cerchio creiamo un’unica e immensa voce, una voce senza filtri, senza effetti di Instagram, senza paura di essere giudicati, semplicemente cantando a gran voce e fieri di essere quello che siamo.
Tutta la stanchezza accumulata durante il giorno svanisce, si sente soltanto il rumore del fuoco e le nostri voci cantare sotto un cielo stellato.
Sicuramente non manca il fumo che ti punge gli occhi, ed anche se tu cerchi di spostarti lui verrà sempre da te, non importa quanto tu ti allontanerai.
Spesso l'uomo si dimentica che il fuoco è uno degli elementi principali della natura.
L’uomo primitivo viveva grazie al fuoco che oltre a cucinare la carne e a riscaldare, serviva come intrattenimento durante le tempeste, proprio perché impararono a raccontare le storie, a ballare e a cantare.
“C’è qualcosa nelle fiamme al buio che lega, distende, eccita le persone. La notte intorno al fuoco è da sempre un momento per legare, intrattenere, scambiarsi informazioni sociali e condividere emozioni”.

                                                                                                                                           Virginia Prodi.

1 commento:

Perché chi...

 Perché chi ha cantato a squarciagola attorno ad un fuoco. Chi mangiato dalla gavetta la pasta scotta. Chi ha recitato la preghiera della ...